di Redazione –
Nell’assurda vicenda della richiesta di rinvio a giudizio del Ministro Salvini per il caso della nave Diciotti, ci troviamo per l’ennesima volta di fronte alla volontà di una parte della Magistratura di poter interpretare la Legge rispetto ad un’azione politica e, tramite questa, modificarla o indirizzarla.
Perfino la Corte Europea dei Diritti del’Uomo sta avallando la linea di fermezza intrapresa dal Governo italiano e sottolineando la latitanza dei paesi membi dell’Unione.
Da noi no, le cose vanno diversamente: se un avversario politico la pensa diversamente e con chiarezza agisce, c’è sempre qualcuno che forza la mano e cerca di imporre la propria idea tramite i magistrati o chi per essi.
Processate allora tutto il Governo e, con lui, i cittadini italiani che con il libero voto gli hanno dato il mandato per governare questo nostro assurdo Paese.