di Valerio Cutolo –
Ecobonus: il governo giallo verde sta proponendo (peraltro in malo modo) ai cittadini italiani come unica soluzione al problema dell’inquinamento un sistema di incentivo gravato da nuove imposte per i “meno virtuosi”.
Ci troviamo di fronte alla mossa finale volta alla depressione di un mercato che da occupazione a milioni di persone e che impatta notevolmente sull’andamento dell’economia del nostro paese.
Incomincio il mio articolo cercando di analizzare criticamente la situazione: quali sono gli obiettivi che dovrebbe porsi un governo sul tema in oggetto? e quali sono le leve per poterli raggiungere? L’obiettivo primario di un governo “illuminato” dovrebbe essere quello di svecchiare un parco auto circolante e, allo stesso tempo, la riduzione delle emissioni nocive nell’aria.
A fronte di tale obiettivo vediamo in che modo procedere senza investire in manovre dai dubbi effetti economici-politici.
Come primo passo concordo che venga instaurato un sistema di incentivi volto all’acquisto di auto ibride ed elettriche.
Ma un’ulteriore incentivo che può essere messo in atto è forse la formula più semplice ma più efficace: l’ABOLIZIONE DELL’IVA per il triennio 2019-2021.
Vi posso dimostrare che se già lo stato applicasse questa semplice misura, avremmo un effetto immediato sui prezzi:
Yaris Hybrid passerebbe da 22.650€ a 18.656,57€. (utilitaria)
Lexus IS Hybrid passerebbe da 51.300€ a 42.049,18€. (berlina Premium)
Hyundai IONIQ eletric passerebbe da 37.500€ a 30.737,70€. (berlina per la famiglia)
Come potete immaginare abolendo l’IVA su macchine ad impatto ambientale ridotto, e quindi rendendole ad un prezzo più accessibile, si è in grado di allargare il ventaglio di acquirenti che possono accedere ad auto più efficienti e meno inquinati.
Va anche messo in evidenza che ovviamente negli esempi riportati in alto, i prezzi sono al netto di tutte le promozioni in corso da parte delle case automobilistiche, di conseguenza un contributo a seguito di permuta o rottamazione potrebbe rendere ancora più appetibili ed accessibili questi mezzi.
Di fronte ad un paese con difficoltà economiche, ovviamente non tutti i cittadini possono permettersi l’acquisto di un’auto nuova: per tale motivo dovrebbero essere presentati degli incentivi anche nel settore dell’usato.
Se l’obiettivo finale è quello di svecchiare il parco auto circolante si potrebbe ipotizzare un incentivo ogni qual volta si effettui un acquisto di un veicolo meno inquinante rispetto a quello posseduto (es: passaggio da euro 3 a euro 4, etc…).
Un esempio della messa in atto di questa transizione? Si offre una detrazione fiscale di 500€ per ogni passaggio di Euro quindi :
- passaggio da Euro 3 a Euro 4 ricevo 500€;
- passaggio da Euro 0 ad Euro 5 ricevo 2.500€.
Questo sistema per i privati sarebbe un vero incentivo per lo svecchiamento del parco auto e non un bonus e malus, che tanto piace a chi ci governa, rende tutti contribuenti uguali e va a risolvere l’obiettivo principale.
Per quanto riguarda le aziende e per i professionisti? La soluzione sarebbe semplice: detrazione al 100% del costo del mezzo in 5 anni.
A questo punto , con una manovra seria e volta veramente alla creazione di un ecobonus, l’ibrido non sarebbe più un tabù o qualcosa di elitario.
Ricordiamoci: una qualunque auto ibrida inquina meno della più pacata utilitaria diesel.